Amministare 2.0
Ci siamo incontrati la scorsa settimana, ospiti del comune di Venezia, con un primo gruppo di città italiane per ragionare sulle possibili evoluzioni della PA digitale. Un tema centrale, trattato giovedì anche da Il Sole 24 Ore.
Diversi gli innovatori presenti a cominciare dal nostro ospite Michele Vianello e del vulcanico Gigi Cogo.
Di seguito la mia presentazione mentre sul sito FORUM PA trovate i dettagli:
Da Milano a Firenze
Appena conclusa la 44° edizione dello Smau alla fiera di Milano il tema dell’innovazione viene ripreso, da un’altra prospettiva, al Festival della Creatività di Firenze. L’approccio tecnologico dello SMAU focalizzato alle soluzioni tecniche per supportare la diffusione dell’innovazione all’interno delle imprese e delle pubbliche amministrazioni e quello orientato a valorizzare il capitale umano del Festival di Firenze.
Due assett, tecnologia e talento, che non eccellono ma che che sono consistenti nel nostro paese. E allora da dove scaturisce il deficit di innovazione dell’Italia? Dalla mancanza forse, accanto a Tecnologia e Talento, della terza T indicata da Richard Florida indispensabile per produrre idee, conoscenze e innovazione? La T della tolleranza?
Talento sprecato
Irene Tinagli si è dimessa dalla Direzione Generale del Partito Democratico con una lettera indirizzata a Veltroni.
Dallo stesso sito prendo qualche riga di descrizione della Tinagli: ” insegna alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Allieva di Richard Florida, è esperta di politiche pubbliche per l’innovazione, la creatività e lo sviluppo economico. Lavora come consulente per il Dipartimento Affari Economici e Sociali dell’Onu e per la Commissione europea. Il suo ultimo libro è “Talento da svendere” (Einaudi 2008).”
Giovane ricercatrice la Tinagli è un “talento” nazionale purtroppo, come spesso accade, prestata ad università americane. Leggendo il suo libro si trova una lucida, approfondita e chiara analisi del sistema dell’innovazione italiano e della sua capacità di competere in ambito internazionale. La Tinagli non si limita ad applicare i modelli interpretativi del suo noto maestro Richard Florida ma elabora una prospettiva di analisi inedita ed efficace.
Le sue dimissioni sono davvero una occasione sprecata e non solo per il partito a cui si era dedicata ma per tutti noi. Mancano in Italia campioni nazionali ed internazionali di queste tematiche che incredibilmente vengono trattate in modo sempre più marginale.